Ragazza dietro a un cancello, foto Andrea Piacquadio

Perché è così difficile lasciare una relazione abusiva con un narcisista

di Redazione
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Probabilmente ti starai chiedendo perché è così difficile lasciare un narcisista, anche quando sai che la relazione è abusiva e hai la consapevolezza che la relazione ti sta letteralmente uccidendo. Queste domande possono suscitare vergogna soprattutto nelle persone in una relazione con un narcisista violento e quello stesso sentimento di vergogna può continuare anche una volta che la relazione è finita.

Perché le vittime restano nella relazione

Molte vittime provano vergogna perché si trovano nella confusione di saper rispondere al motivo per cui è così difficile andarsene, pur consapevoli che la scelta di restare farà continuare l’abuso. Tuttavia, se ti trovi in questa situazione, devi capire che non c’è niente di sbagliato in te, non sei una persona che accetterebbe abusi volontariamente. La difficoltà ad andarsene non è un riflesso di chi sei come persona, ma una funzione dell’abuso.

Forse persone che ti vogliono bene ti hanno già chiesto perché non lo lasci. Esternamente a loro la situazione appare davvero così netta. Se hai una relazione violenta, la soluzione è andartene. Semplice. Tranne che non lo è, per via del ciclo dell’abuso narcisistico e del legame traumatico che si sono instaurati.

Comprendere questi concetti è fondamentale: accettare la realtà dell’abuso significa arrivare a comprendere che la vergogna non è tua. È di chi ti ha ridotto in questo modo. Non avere più la responsabilità della sua vergogna su di te ti spinge verso ciò che è tuo di diritto: libertà e gioia.

Il ciclo dell’abuso narcisistico

Per capire perché è così difficile lasciare la relazione, devi prima capire come funziona il ciclo dell’abuso narcisistico. Questo modello di relazione seguito dal narcisista copre tre fasi: idealizzazione, svalutazione e scarto.

Fase 1: Idealizzazione

L’idealizzazione è il periodo in cui il narcisista cementa i reciproci legami di adorazione. Sei adorato e tutto ciò che potresti mai desiderare da un partner diventa una realtà. Anche se, a tua insaputa, una realtà in qualche modo falsa e temporanea.

Il narcisista è attento, concentrato solo su di te e sui tuoi bisogni, e lusinghiero quasi al punto in cui le parole sono sopra le righe. Ti sembra di vivere un momento magico, un sogno. Stare insieme ti dà emozioni incredibilmente positive che non hai mai provato prima. Questa sensazione è paragonabile a uno sballo indotto da droghe. Ed è esattamente ciò che intende il narcisista. Per favorire la tua dipendenza da lui e dalla relazione.

Fase 2: Svalutazione

La dipendenza cercata dal narcisista è necessaria. Sa che inevitabilmente la farsa cesserà e la sua maschera cadrà. Quando ciò accade, sei passata alla seconda fase del ciclo di abuso che è la svalutazione.

Il narcisista sposta l’attenzione e ora lo scopo del gioco è privarti completamente del tuo potere. Il suo obiettivo è di avere completo potere e controllo su di te. Ciò garantisce la piena conformità alle sue richieste e la capacità di evitare ogni responsabilità per il suo comportamento.

Sebbene ora ricevere attenzioni attraverso l’adorazione succeda solo più in modo irregolare, il suo bisogno non è cambiato. Il tuo compito è sempre quello di fornire una continua affermazione delle sue convinzioni di superiorità, onnipotenza e diritto.

Il rifornimento narcisistico ti viene estorto attraverso l’abuso. Tutte le manipolazioni mentali e psicologiche come gaslighting, proiezione, campagne diffamatorie, isolamento, minacce, minimizzazione e negazione di tutti gli abusi, servono per mantenere quel potere e controllo.

Tuttavia non sono solo gli abusi espliciti a garantire l’approvvigionamento narcisistico nella fase di svalutazione, anche la gentilezza e il suo lato buono che ogni tanto ricompaiono durante la svalutazione sono manipolazioni con lo scopo ben chiaro di tenerti legata a sé (leggi perché l’abuso narcisistico e il legame traumatico sono così potenti per i codipendenti per approfondire).

Fase 3: Scarto

La terza fase è lo scarto. La rottura del rapporto e lo sradicamento della tua esistenza, che si completa senza alcuna ulteriore pretesa di empatia. Non sei più necessaria e improvvisamente vieni cancellata dalla sua vita. Potresti venire avvisata tramite messaggio di testo o semplicemente non sentirlo più. Davvero. Non aspettarti una chiusura come nelle relazioni sane.

Questo è il ciclo dell’abuso narcisistico. È ciclico perché spesso il narcisista riprenderà questa sequenza di relazioni con te, una volta esaurite le altre fonti di approvvigionamento narcisistico. Per esempio potrebbe tornare dopo aver scartato altre persone che ha utilizzato allo stesso modo, se offri ancora potenziale fornitura narcisistica (per maggiori dettagli su questo ciclo, leggi da anima gemella a scarto: cosa c’è dietro questo comportamento).

Cos’è il legame traumatico

Dal punto di vista esterno sembra impossibile capire perché se la situazione è così orribile non hai ancora lasciato il narcisista. Durante la fase di svalutazione, l’abuso intervallato da dichiarazioni d’amore, seppur sporadiche, crea un legame traumatico, un attaccamento potente e malsano che ti fa del male.

Il legame traumatico si verifica in condizioni in cui un individuo è minacciato psicologicamente o fisicamente e percepisce che la sua sopravvivenza dipende dal suo aggressore, come avviene anche nella sindrome di Stoccolma. Ciò potrebbe essere dovuto all’isolamento e/o all’incapacità di fuggire dalla situazione. Oltre a queste circostanze, la vittima percepisce anche che l’aggressore è a tratti gentile nei suoi confronti.

La gentilezza occasionale e irregolare unita all’abuso crea un ottovolante emotivo con alti e bassi di gioia e disperazione. Quando vivi in ​​uno stato di dolore insopportabile, il rinforzo intermittente attraverso momenti d’amore e gentilezza, ti tiene fortemente legata e manda avanti il ciclo di abusi.

Quando il tuo cuore, mente e anima e ogni aspetto della tua vita sono devastati dall’impatto dell’abuso, l’effetto momentaneo è tutto ciò che rimane. Arrivi sinceramente a credere che la tua sopravvivenza dipenda dalla relazione con il tuo aggressore.

A livello più grave l’abuso narcisistico può portare anche depressione, ansia, attacchi di panico, incapacità di dormire, confusione, paura, perdita del senso di identità, perdita o aumento di peso, pensieri ossessivi e compulsioni, rabbia, dolori muscolari, ideazione suicidaria.

Siccome istintivamente quando non ti senti bene cerchi la medicina giusta, allo stesso modo rimani legata al narcisista quando ti fa stare meglio nei pochi momenti positivi rimasti. Rimani nella relazione perché ti è stato fatto il lavaggio del cervello per credere di non essere degna di amore. Arrivi a pensare che non meriti più di quello che stai ricevendo.

I momenti occasionali di amore e gentilezza dopo essere stata disprezzata, e aver creduto di non valere nulla, cementano sempre più fortemente quel legame traumatico. La dipendenza iniziata nella fase di idealizzazione si rafforza al punto che può sembrare impossibile staccarsi.

Il legame con il narcisista mantiene viva la speranza di cambiamento

Il narcisista abusivo è pienamente consapevole del suo comportamento (per approfondire leggi la prova che il narcisista abusa di te intenzionalmente e non cambierà mai). Sa che ti sta facendo del male. Sa che secondo qualsiasi normale standard di comportamento quello che succede è inaccettabile. Sa che anche tu lo sai a un certo livello, e se il suo lavoro di lavaggio del cervello vacilla, potresti semplicemente lasciarlo.

Quindi le sue attenzioni d’amore intermittenti mantengono viva anche la speranza che forse un giorno il bene che vedi in lui prevarrà e tutto funzionerà. Dopotutto, finché continui a mantenere quella speranza, non fallirà mai nel riconquistarti. L’effetto combinato di tutto questo è che ti senti dipendente e completamente sotto il controllo di chi ti abusa, perché il legame traumatico crea un attaccamento emotivo e una dipendenza psicologica simile alla tossicodipendenza.

La buona notizia è che legame traumatico può essere spezzato. Parte della formula per sciogliere questo legame è capire perché si forma. Questa conoscenza ti porta a dare uno sguardo più obiettivo alla situazione, quello di cui hai bisogno per iniziare a distaccarti dal narcisista e dalla relazione.

La riconquista della libertà dopo aver rotto i legami traumatici

Fino a quando continui a pensare che il vostro amore sia perfetto, in una relazione solida, con l’idea che ci siano sì dei problemi, ma che si possano superare insieme, rimani intrappolata nella relazione con il narcisista. Nel momento però in cui guardi la realtà della dipendenza e dell’abuso da una posizione informata e obiettiva, non puoi più mantenere queste convinzioni.

Quando apri gli occhi ti accorgi che non c’è amore nella relazione con il narcisista.

Sentirti intrappolata, bloccata, incapace di lasciare una relazione abusiva con un narcisista che ti sta lentamente spegnendo non è strano. Non c’è niente di sbagliato in te. Come ti senti è la naturale conseguenza di una serie di manipolazioni psicologiche progettate per farti sentire proprio in questo modo.

La vergogna che provi fa parte del lavaggio del cervello che hai subito, lascia che vada via e perdonati per ciò che potresti provare o aver provato. Non hai tradito te stessa rimanendo in una situazione abusiva, semplicemente non potevi agire in modo differente.

Inizia a vedere chi dovrebbe davvero provare vergogna: il tuo abusante, il narcisista che diceva di amarti. Liberati dal ciclo dell’abuso narcisistico e lascia andare la vergogna, scegli te stessa e inizia a dirigerti verso la tua nuova vita.

Risorse sul narcisismo patologico

Per approfondire gli argomenti di questo articolo e continuare a sviluppare le tue conoscenze per aiutarti a rompere i legami con il tuo narcisista puoi leggere alcuni testi sul tema. I libri sono uno strumento utilissimo per ampliare la tua comprensione sul ciclo dell’abuso narcisistico e aiutarti a guardare cosa succede dentro di te. Questi titoli sono un ottimo punto di partenza da cui iniziare:

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