Ambire a fare tutto bene può essere una caratteristica positiva, ma quando diventa un’ossessione volta a dover fare sempre tutto alla perfezione, a non sbagliare mai nulla, procura solo ansia e stress. Nella tua testa si affollano pensieri critici per tutto ciò che fai. Se ti senti così continua a leggere per scoprire da cosa deriva il perfezionismo nelle persone codipendenti e/o che hanno subito abusi narcisistici.
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Perfezionismo e abuso narcisistico
Abuso narcisistico e perfezionismo spesso vanno di pari passo. La chiave per il recupero dall’abuso narcisistico è capire perché succede. Una volta scoperto questo meccanismo diventa più semplice mettere a tacere quel critico interiore assillante e soffocante.
Innanzitutto considera che il perfezionismo non è necessariamente negativo. Il perfezionismo di per sé può essere di molti tipi diversi, dal perfezionismo negativo o disadattivo al perfezionismo positivo e adattivo. Il perfezionismo adattativo produce effetti sani e produttivi perché si riferisce alla realizzazione di risultati positivi, mentre il perfezionismo disadattivo riguarda l’evitare risultati negativi. Devi quindi riuscire a superare il perfezionismo negativo, quello che porta con sé l’ansia delle conseguenze di non fare le cose alla perfezione.
Il perfezionismo rivolto verso te stessa: dover essere sempre la migliore
Il perfezionista è una persona esausta, affaticata da un’eterna insicurezza e da un critico interiore che si aspetta il raggiungimento di standard irragionevoli. L’inseguimento della perfezione può riguardare qualsiasi area della vita. Potrebbe riguardare la carriera, il mantenimento di una casa immacolata, o il presentare un aspetto fisico attraente, ecc.
Tuttavia se sei una perfezionista ti sentirai sempre come se non avessi fatto abbastanza, indipendentemente dai risultati raggiunti. Nel perseguire la perfezione, finisci per reprimere quella voce interiore che riconosce le tue capacità e risultati. La ricerca costante di un obiettivo da raggiungere, inseguendo un obiettivo dietro l’altro, all’infinito, è una caratteristica presente nel perfezionismo autodiretto.
In pratica, il perfezionismo autodiretto o auto-orientato si riferisce alla tendenza delle persone di fissare standard elevati e irrealistici per sé stessi ed essere eccessivamente autocritici quando non riescono a rispettare questi standard.
Se sei una perfezionista autodiretta, sei senza dubbio bravissima a fare tante cose, ma non riesci a rendertene conto. Ai tuoi occhi, i tuoi fallimenti sono disastrosi e le tue vittorie sono amareggiate dalla possibilità che avresti potuto fare meglio. Nella tua realtà, non puoi mai vincere perché non ti permetterai di farlo.
Una variazione su questo tipo di perfezionismo è il perfezionismo socialmente orientato. Anche se è simile al perfezionismo autodiretto, il perfezionismo socialmente orientato si differenzia nel credere che gli altri abbiano aspettative impossibili su di te e di conseguenza ti imponi di soddisfare i loro standard per evitare il rifiuto e l’abbandono. Con questo tipo di perfezionismo, pensi di poter ricevere accettazione e amore solo se sei perfetta.
Entrambi questi tipi di perfezionismo incidono sulla la tua autostima e sulla fiducia in te stessa attraverso la convalida esterna del rispetto degli standard elevati che ti sei imposta. Collegare l’autostima al rispetto degli standard però è una conseguenza del credere di essere importante per quello che fai, piuttosto che per quello che sei.
Una combinazione di entrambi i tipi di perfezionismo è comune nelle persone codipendenti e/o in coloro che hanno subito abusi narcisistici. L’incubo di inseguire la perfezione irraggiungibile è un pesante fardello da sopportare, e può portarti a depressione, ansia, vergogna, indecisione, continue sensazioni di fallimento e incapacità di provare soddisfazione. In altre parole il perfezionismo soffoca la tua vita.
Il perfezionismo rivolto agli altri: gli altri devono essere sempre perfetti
Al contrario dei tipi di perfezionismo orientati verso se stessi, il perfezionismo orientato verso l’altro è caratterizzato dalla tendenza a definire standard eccessivamente elevati e irrealistici per gli altri, con critiche e valutazioni rigorose rivolte alle prestazioni altrui.
In questo caso la barra della perfezione non è fissata per se stessi, è fissata per gli altri. Il perfezionista orientato verso gli altri si ritiene l’esempio su cui gli altri dovrebbero modellarsi, posseduto da un senso gonfiato di autostima e dalla sua superiorità sugli altri.
Come i narcisisti, i perfezionisti orientati verso gli altri apprezzano gli altri solo nella misura in cui i loro bisogni vengono soddisfatti. Ciò si realizza inizialmente attraverso direttive, meccanismi di controllo, minacce e manipolazioni per costringere le persone a lottare per raggiungere la perfezione richiesta. Naturalmente, la perfezione è impossibile da raggiungere, e quando i requisiti della perfezione vengono inevitabilmente insoddisfatti, ne consegue la punizione. A questo punto diventi inutile e si verifica il tuo scarto.
Proprio per questo il profilo del perfezionista orientato verso gli altri si sovrappone a quello del narcisista abusivo perché è la stessa persona. Ne consegue anche un collegamento con gli altri tipi di perfezionismo negativo. Esiste una relazione causale perché, una volta che i messaggi del perfezionista orientato verso gli altri vengono interiorizzati da chi li subisce, nasce il perfezionismo orientato verso di sé e la società.
Le conseguenze del perfezionismo orientato verso gli altri
Gli anni di formazione all’interno di una famiglia disfunzionale, possono includere aspettative rigorose nei confronti del bambino, stabilite dai genitori o dalle figure di riferimento. Il mancato rispetto degli standard porta a una serie di punizioni, tra cui il rifiuto dell’amore e l’accettazione. La privazione dell’amore e dell’accettazione lascia un vuoto che il bambino continuerà a provare a riempire in qualche modo.
Il bambino impara ad equiparare il soddisfacimento delle aspettative può essere ricompensato con un minimo di attenzione, nonostante ciò includa nella maggior parte dei casi alti livelli di critica su come avrebbe dovuto fare meglio. In modo straziante, per il bambino affamato d’amore, questo è meglio di niente. Il bambino impara anche che il raggiungimento degli standard riduce le misure punitive di abuso fisico, mentale ed emotivo. Sforzarsi per essere perfetti diventa, essenzialmente, una tattica di sopravvivenza.
Se questo genere di relazione fa parte della tua storia famigliare, è probabile che dentro ti te anche tu senta che avere valore per te stessa e per gli altri devi dimostrare di essere la migliore, di poter soddisfare standard così alti da essere irraggiungibili. Quindi l’autostima e il valore si fondono con ciò che fai, piuttosto che con chi sei.
Questo si traduce in perfezionismo orientato al sé e alla società: ti senti abbastanza brava solo se riesci a raggiungere risultati, ti aspetti amore e accettazione solo quando soddisfi gli altri e li rendi orgogliosi. Purtroppo, se hai vissuto un’infanzia come questa, è probabile che questi schemi siano stati trasportati nell’età adulta e ti sia ritrovata in relazioni tossiche simili con narcisisti e perfezionisti orientati verso gli altri che ripetono gli stessi schemi.
Tendi a gravitare intorno al narcisista, in particolare se le tue ferite sono profonde come quelle stabilite nell’infanzia, dove l’accettazione e l’amore per il tuo vero io sono stati negati. Nel cercare di guarire te stessa ripeti i comportamenti imparati nella tua infanzia basati sulla falsa premessa che puoi guadagnare l’accettazione e l’amore solo diventando abbastanza brava.
Come silenziare il perfezionista orientato verso gli altri
Comprendere il tuo rapporto con il perfezionismo ti consente di acquisire consapevolezza su come e quando ti ritrovi bloccata nella sua trappola. Mappare la tua storia, capire le tue ferite e il modo in cui hanno contribuito al tuo percorso interiore, ti aiuta a trovare la compassione per te stessa che come perfezionista non hai mai coltivato.
Gettare queste basi ti prepara al cambiamento e al superamento della perfezione. Nel momento in cui sei consapevole dei meccanismi che si celano dietro al tuo perfezionismo puoi riconoscere che la voce interiore che ti sussurra di non essere abbastanza brava non appartiene a te, ma al narcisista, al tuo abusante. Per guarire metti a tacere la sua voce, in modo che la tua abbia la possibilità di essere ascoltata. Zittire questo critico ora è uno dei passi che devi fare per liberarti dal narcisista e dalla situazione abusiva in cui ti trovi.
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