Ragazza che consola ragazzo, foto Shvets Production

Smettila di dispiacerti per il narcisista ora e scopri perché non ha senso sentirti triste per lui

di Redazione
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Sei vittima di abuso narcisistico, stai cercando informazioni sul narcisismo patologico per uscire da questa trappola, eppure potresti sentirti dispiaciuta per il narcisista. Sembra assurdo scusare il suo comportamento eppure, consapevole che il narcisismo patologico è un disturbo della personalità, continui ad avere questo pensiero che, siccome non avresti potuto fare nulla di diverso per aiutarlo, non puoi che dispiacerti per lui.

In questo articolo puoi leggere perché dovresti smetterla subito di dispiacerti per il narcisista, perché queste giustificazioni non reggono e perché la tua cura e compassione starebbero molto meglio investite su te stessa in questo momento. Sentirti dispiaciuta per l’autore del tuo abuso, ti renderà solo ancora più difficile liberarti e cominciare a vivere la vita che desideri.

I motivi per cui pensi di doverti dispiacerti per il narcisista

Prima di tutto, analizziamo i motivi per cui dovresti dispiacerti per il narcisista, per poi confutarli uno per uno. Gli argomenti principali per dispiacerti per il narcisista sono gli abusi infantili, il fatto che il disturbo narcisistico di personalità sia una malattia e di conseguenza non puoi ritenere il narcisista responsabile dei suoi sintomi, ma anche che il narcisista ha una vita emotiva così priva di connessioni autentiche che nessuno invidierebbe.

Il disturbo narcisistico di personalità si evolve dall’abuso

Un argomento popolare per sentirsi dispiaciuti per il narcisista è che è così perché ha subito abusi da bambino. Questo è vero solo in parte.

Durante l’infanzia si verificano diverse fasi di sviluppo necessarie a una sana maturazione. Il successo della crescita emotiva del bambino attraverso le fasi dipende dalla relazione con i caregiver primari, che nella maggior parte dei casi è la madre.

Il suo compito è soddisfare i bisogni emotivi e fisici del bambino. Quando questo non avviene il progresso dello sviluppo è compromesso e il disturbo narcisistico di personalità può essere un potenziale risultato di questo danno, tra gli altri possibili esiti.

Nel tuo sentirti dispiaciuta per il narcisista, il punto cruciale sta nel turbamento sopportato: da bambino non è stato adeguatamente curato, anzi è stato trascurato, rifiutato e/o abbandonato dalla madre. Questo abuso emotivo e/o fisico ostacola la crescita dell’individuo lasciandolo segnato.

La profondità di questo dolore, per un bambino indifeso e trascurato, per una causa al di fuori del suo controllo, è davvero una tragedia e lo colloca giustamente nel ruolo di vittima.

I narcisisti sono malati, non possono fare a meno di quello che fanno

Il narcisismo è classificato come un disturbo di personalità, ovvero disturbo narcisistico di personalità. Per definizione si intendono come disturbi di personalità quei cambiamenti significativi del pensiero, delle emozioni e/o del comportamento, che causano all’individuo disagio e difficoltà nella vita quotidiana.

Il caso, su questo fronte, è che ritenere un individuo responsabile dei sintomi di una malattia è moralmente sbagliato in quanto non può fare a meno di non stare bene. Di conseguenza, ne conseguono due cose:

  1. Poiché il disturbo narcisistico di personalità è una malattia, il narcisista non può riconoscere i suoi sintomi cognitivi e comportamentali. Quindi, il narcisista non dovrebbe venire ritenuto responsabile dei suoi comportamenti. Poiché non sceglie di stare male, né di essere colpito da questi sintomi distruttivi, bisognerebbe giustamente provare compassione. Nessuno sceglierebbe di portare il fardello del disturbo narcisistico di personalità.
  2. Ritenere un individuo affetto da disturbo narcisistico di personalità responsabile dei suoi comportamenti, come qualcosa di diverso dai sintomi di una malattia, è dannoso e ingiusto per il narcisista.

Le difficoltà incontrate nell’essere un narcisista

Le relazioni altamente distruttive che in molti casi si trasformano in abuso, come ben sai, sono un segno distintivo del disturbo narcisistico di personalità. All’estremità maligna dello spettro narcisistico puoi trovare anche possibili abusi psicologici, emotivi, sessuali e/o fisici.

Il ciclo dell’abuso narcisistico (idealizzazione, svalutazione e scarto) e la necessità di un’offerta costante preclude la capacità di relazioni a lungo termine, significative e intime.

La spinta al potere e al controllo perseguita attraverso la manipolazione, unita all’assenza di compassione, incatena il narcisista in un’esistenza solitaria, insoddisfacente e priva di amore. Un narcisista non sarà mai in grado di sentirsi connesso allo stesso modo delle altre persone.

La mancanza di ricchezza emotiva interiore e di incapacità di sentire un vero legame con qualcuno, provoca un profondo vuoto. Questa immagine di un paesaggio emotivamente arido è apparentemente una ragione per dispiacerti, per provare compassione per la solitudine e il vuoto del narcisista.

Le risposte sul perché non dovresti dispiacerti per il narcisita

Hai letto i motivi per cui dispiacerti del narcisista. Per gli abusi subiti, per il disturbo di personalità, per la mancanza di vere interazioni. Eppure queste giustificazioni non reggono, non ha senso sentirti dispiaciuta per l’autore del tuo abuso. Specialmente ora, quando tutti i tuoi sentimenti di amore e compassione sarebbero molto più utili rivolti a te stessa, in questo momento in cui stai lottando per ricostruirti poco a poco.

Sugli abusi

L’originale lesione narcisistica avuta nell’infanzia è sicuramente qualcosa di brutto. L’abuso, in qualsiasi forma, a qualsiasi età, per qualsiasi persona, non è sempre sempre sempre sbagliato. Quando accade ai bambini, che sono completamente vulnerabili e dipendenti da coloro che causano il danno, è semplicemente straziante.

Poche persone, a parte gli stessi narcisisti, non proverebbero una profonda compassione e tristezza per chi ha delle ferite aperte causate dalla mancanza di amore materno e sicurezza famigliare.

Tuttavia, questo è un problema separato dal fatto che dovresti sentirti dispiaciuta per il narcisista ora. Non confonderti. Il narcisista oggi non è più quel bambino vulnerabile, dipendente e indifeso.

Ora è un adulto cresciuto che sta perpetuando il ciclo di abusi infliggendoli a te e forse anche ai figli che avete avuto insieme, altri bambini vulnerabili e bisognosi di amore.

Se sei d’accordo che l’abuso non va bene per il narcisista, anzi, non va mai bene in nessuna circostanza, allora questo si applica sicuramente al modo in cui il narcisista sta trattando te e altri in questo momento.

Sentirsi dispiaciuta per il narcisista per ciò che ha sostenuto in passato, è completamente comprensibile e la reazione inevitabile che avrebbe qualsiasi persona empatica e compassionevole. Il che va bene, purché tu possa separare questo dal fatto di chi è ora: una persona che impone agli altri lo stesso danno che hanno sperimentato in passato.

Il dolore subito in passato non è una scusa per il dolore che volontariamente infligge ora agli altri.

Sulla malattia

Quando sei dispiaciuto per le malattie degli altri, questo avviene perché vedi persone stare male per il proprio disturbo. Nel caso del narcisismo patologico, il narcisista non prova nessuna angoscia a causa del proprio disturbo.

Al contrario, questa angoscia non è sentita e vissuta dal narcisista, piuttosto da coloro che lo circondano. Quante persone con narcisismo patologico cercano aiuto per cambiare i loro comportamenti e alleviare il disagio? Il numero è molto molto basso, perché per cercare aiuto bisogna avere:

  • Consapevolezza dei propri problemi
  • Volontà di cambiare e migliorare
  • Apertura alle critiche costruttive
  • Un minimo di umiltà

Tutte caratteristiche e comportamenti che il narcisista non ha. Quindi, dispiacerti perché il narcisista soffre di un disturbo di personalità non funziona, non puoi considerarlo come una malattia da cui cerca di guarire.

I sintomi prevalenti della sua “malattia” sono la superiorità, la grandiosità e il diritto di avere sempre ragione. Sentirsi irreprensibile, migliore di tutti gli altri, semplicemente non è congruente con il concetto di angoscia legato al dispiacersi per qualcuno che soffre di una qualsiasi malattia.

Sull’essere narcisista

Un altro motivo per cui non dovresti dispiacerti per il narcisista è che tutti i suoi comportamenti vengono messi in atto per garantire l’approvvigionamento narcisistico. Per ottenere potere e controllo sugli altri e alimentare la sua convinzione di essere superiore.

Proprio tutto. Tutta la manipolazione attraverso il gaslighting, l’isolamento, la conduzione di intricate campagne diffamatorie, la triangolazione, le minacce e così via. Quindi non è vero che il narcisista è incapace di controllare i propri comportamenti perché è vittima di una malattia!

Per non avere responsabilità sui propri comportamenti, è necessario non avere intenzionalità nel modo in cui si trattano le altre persone. Non è però il caso del narcisista (leggi la prova che il narcisista abusa di te intenzionalmente e non cambierà mai).

Nessuno dei suoi comportamenti avviene al di fuori dell’ambito del suo libero arbitrio. Nessuna manipolazione gli provoca angoscia. Ognuno di questi atti è supportato dalla consapevolezza di ciò che sta facendo e dalla scelta personale per realizzarlo. La crudeltà è raramente accidentale. E l’abuso narcisistico è sempre intenzionale.

Infine, se la ferita narcisista è legata a un abuso subito da bambino, come può essere che non tutti quelli che hanno sopportato storie simili finiscano come il narcisista patologico? Alcune persone perseguono attivamente una vita di compassione e di aiuto agli altri a causa di queste stesse ferite perché hanno fatto una scelta diversa. Si occupano degli altri per le lezioni che hanno imparato nella vita. Il narcisista no.

Smettila di dispiacerti per il narcisista!

Ora, senza voler accusare il narcisista che invece avrebbe davvero bisogno di aiuto per curare la sua ferita emotiva, lo scopo di questo articolo è aiutarti a rivedere tutte le tue buone intenzioni che potrebbero rivoltarsi contro di te. Devi vedere la situazione com’è davvero per poter reclamare la tua libertà.

Proprio la tua empatia e compassione hanno fatto sì che venissi presa di mira dal narcisista. Se sei una persona empatica, può essere difficile reclamare la tua libertà dispiacendoti per il narcisista mentre stai cercando con fatica di uscire dalla relazione attraverso un intricato labirinto di emozioni (leggi perché è così difficile lasciare una relazione abusiva con un narcisista e perché l’abuso narcisistico e il legame traumatico sono così potenti per i codipendenti per ulteriori informazioni su questi argomenti).

Infine, a causa della tua innata capacità di prenderti cura, entrare in empatia e avere compassione per gli altri, potresti semplicemente farti del male. Sicuramente provi dispiacere per il narcisista. Probabilmente ancora di più se ha cercato di fare la vittima per manipolarti (leggi narcisista covert: il pericolo del narcisista nascosto per approfondire sul narcisista-vittima).

Come persona empatica, stai affrontando un dilemma piuttosto doloroso sulla necessità di smettere di provare compassione per il narcisista. Eppure questa compassione è solo un ostacolo nel liberarti. Davvero, l’unica cosa da fare è smetterla di dispiacerti per il narcisista. Non ce n’è bisogno.

Invece, reindirizza dentro di te tutta quella cura, empatia e compassione. C’è bisogno lì. Hai bisogno di te. Quindi sii lì per te, liberati ora.

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