Ragazza vittima di maldicenze, foto Yan Krukov

Come identificare chi è l’abusante e chi l’abusato nella campagna diffamatoria del narcisista

di Redazione
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Se non hai subito abusi narcisisti direttamente e ti ritrovi a rapportarti con due persone che puntano il dito l’una contro l’altra accusandola di comportamenti narcisisti, come puoi scoprire chi ha ragione? Questo scenario è solo uno degli esiti prevedibili derivanti dal narcisismo patologico, con una campagna diffamatoria finale volta a confondere gli spettatori esterni per scaricare tutte le colpe sulla vittima del narcisista. Vittima che in quel momento è così a pezzi psicologicamente da non essere neanche più in grado di difendersi.

Cos’è il disturbo narcisistico di personalità

Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo mentale che si presenta in uno spettro, quindi con comportamenti più o meno frequenti e marcati. Il narcisista si vede come una persona importante, unica, superiore e onnipotente. Una conseguenza naturale delle sue false credenze è quindi il credere di avere sempre ragione e la totale mancanza di responsabilità per le conseguenze delle sue azioni. Dal momento che il narcisista è sempre nel giusto, secondo lui non ci sono mai basi per critiche valide.

L’insieme di questi tratti e credenze del narcisista crea un falso sé, un meccanismo protettivo per nascondere il suo vero sé di cui si vergogna perché include caratteristiche opposte come essere debole, imperfetto, ordinario come qualunque altra persona. Per tenere a bada il suo vero sé, il narcisista patologico richiede un’attenzione e un rinforzo costanti che confermino l’esistenza del falso sé.

Queste conferme vengono richieste in modo compulsivo e sono il suo rifornimento narcisistico, ovvero il nutrimento che mantiene in vita l’idea di sé del narcisista. La richiesta di rifornimento narcisistico costante avviene, con totale mancanza di empatia, attraverso il controllo degli altri per garantire che vengano soddisfatti i suoi bisogni.

In altre parole, il narcisista patologico passa la sua vita manipolando le persone intorno a sé per soddisfare i propri bisogni. Tutte le azioni, i comportamenti e le scelte sono costruiti per affermare il suo potere e controllo, assicurandosi un rifornimento narcisistico da chiunque entri in relazione con lui, e di conseguenza mantenere intatta la sua idea di superiorità e perfezione (leggi come il narcisista riesce ad attirarti a sé per scoprire come il narcisista riesce sempre a trovare persone pronte a soddisfare i suoi bisogni)

Perché riconoscere chi è l’abusante e chi è l’abusato può sembrare complicato a prima vista

Il comportamento del narcisista è chiaramente funzionale ai suoi interessi e privo di empatia quindi non dovrebbe essere difficile riconoscere il vero narcisista. Tuttavia il motivo principale per cui è difficile identificare il narcisista è il modo in cui proietta i suoi comportamenti sulla sua vittima. Entrambe le parti in causa infatti faranno le stesse affermazioni. Frasi che raccontano i maltrattamenti subiti, la paura delle sue reazioni, la mancanza di fiducia e la manipolazione costante.

Quando due persone affermano le stesse cose potrebbe essere difficile scegliere a chi credere, sembra quasi uno scontro allo specchio. Tuttavia non lo è. Il motivo per cui l’abusato fa queste affermazioni è perché è vero. Riconoscere chi è l’abusante e chi è l’abusato in una relazione narcisistica è di fondamentale importanza per chi ha subito abusi. La vittima del narcisista sta combattendo per riprendere in mano la propria vita e quando trova il coraggio di chiedere aiuto, rischiano addirittura di non venire creduta a causa delle affermazioni del narcisista.

E quando le persone a cui si rivolge dubitano la realtà dell’abusato la campagna di invalidamento del narcisista viene amplificata ancora di più. L’abuso narcisista fa parte della storia della vittima. Parte della sua esperienza. Ciò che ha sopportato e a cui è sopravvissuto. E quindi, l’abusato ha tutto il diritto di esprimersi, come parte della sua guarigione dopo essere stato messo a tacere dal narcisista per così tanto tempo. Al contrario, i motivi per cui l’abusante sostiene lo stesso, rientrano nei comportamenti manipolatori del narcisista patologico.

Perché puoi aspettarti che il narcisista si atteggi a vittima

La sopravvivenza psicologica del narcisista dipende dall’essere migliore degli altri. Lo stesso concetto di fornitura narcisistica si basa sui rinforzi esterni a supporto delle convinzioni del narcisista riguardo alla propria superiorità, perfezione, potere, ecc.

Un modo per assicurarsi un costante rifornimento narcisistico è manipolare gli altri facendoli sentire in difetto, in modo che il narcisista possa sentirsi migliore. In pratica, quando il narcisista riesce a far sentire inferiore la sua vittima, si sente superiore. Puoi rendertene conto analizzando i comportamenti del narcisista nella sua quotidianità.

Alcuni esempi sono il gaslighting in cui viene negata la realtà dell’abusato fingendo che determinati fatti non siano mai accaduti, ma anche una spinta alla concorrenza incessante per far vedere che il proprio lavoro è migliore, la propria vita più difficile, ecc. Tutte queste manipolazioni sono progettate per invalidare il bersaglio, per sentirsi migliore dell’abusato (per ulteriori informazioni leggi invalidazione e narcisismo: perché ti cancellano lentamente).

Il fatto è che questa compulsione a ottenere conferme non finisce quando termina la relazione. Il narcisista farà tutto ciò che è in suo potere per assicurarsi di non rischiare di venire scoperto per come è realmente. Deve nascondere il suo vero sé a tutti i costi. Non farlo significherebbe riconoscere la responsabilità per le sue azioni e comportamenti, ma soprattutto riconoscere di avere difetti o di essere addirittura il cattivo della situazione.

Quindi, per mantenere il suo sistema di credenze, deve capovolgere i ruoli: il narcisista diventa l’abusato e la vittima è l’abusante. E a questo punto parte la campagna diffamatoria volta a far credere a tutti che lui ha ragione e la vittima ha torto, anche quando ci sono prove incontrovertibili che non è così. Perché nella sua mente il narcisista ha sempre ragione.

Il narcisista ha bisogno che tu creda che sia migliore

Quando persone esterne convalidano la realtà del narcisista può continuare a percepirsi migliore. Tuttavia il narcisista patologico a un certo livello è consapevole di nascondersi costantemente dal suo vero sé, altrimenti non metterebbe in atto misure così disperate per non far trapelare la verità.

Di conseguenza per il narcisista non è sufficiente aggrapparsi all’idea di essere migliore, né costringere gli abusati a sentirsi inferiori. Il narcisista deve anche eliminare tutti i possibili rischi di venire scoperto e implementare strategie per il controllo dei danni, come la campagna diffamatoria che le sue vittime conoscono così bene.

La campagna diffamatoria del narcisista consiste nella diffusione intenzionale di informazioni false per screditare l’abusato e raccogliere sostegno per l’abusante. Si tratta di un attacco intenzionale per dipingere l’abusato come una persona inaffidabile e crudele e il narcisista come la vittima della situazione.

Sembra incredibile, ma il narcisista patologico non si ferma davanti a nulla per far credere agli altri di essere abusato. Nessuna strada o relazione è fuori limite. Per diffondere la sua falsa versione dei fatti, arricchita da vere e proprie bugie, sfrutta sia le relazioni personali, compresi i familiari e gli amici della vittima, che quelle professionali (per ulteriori informazioni leggi narcisisti e campagne diffamatorie: perché lo fanno).

Chi è l’abusante e chi è l’abusato? Identificare il narcisista

In questo contesto potrebbe essere difficile distinguere chi è l’abusante e chi l’abusato per via delle similitudini sulle affermazioni fatte, ma si tratta di una somiglianza solo superficiale. I comportamenti delle persone coinvolte possono invece segnalarti differenze sostanziali tra abusante e abusato.

Ricominciare da capo

Il più delle volte, l’abusato deve ricominciare da zero. E ricominciare da zero, significa davvero trovare casa, vestiti, cibo, reddito, supporto, reti personali e professionali. Spesso la vittima deve anche trasferirsi geograficamente per allontanarsi dal narcisista. Tutto questo in nome della sicurezza. Sia che la rottura avvenga per essere stata scartata o che la vittima se ne vada per scelta, questa è la realtà che deve affrontare.

Il bisogno di controllo del narcisista infatti tende a isolare la vittima e trattenere le risorse fisiche e finanziarie. Una delle tattiche utilizzate per aumentare la fornitura narcisistica infatti è far credere alla vittima che dipende dal suo abusante per i propri bisogni di sopravvivenza di base.

Una vittima che si allontana per scelta, in virtù di queste strategie (di cui l’abusato è fin troppo ben consapevole) e delle minacce di campagne diffamatorie, deve scegliere se:

  • rimanere per continuare ad avere accesso a una casa, cibo e connessioni con familiari, amici e altre reti sociali, sapendo che l’abuso continuerà e si intensificherà

oppure

  • andarsene per sopravvivere sapendo di dover scommettere sul proprio futuro e rischiare la perdita di molte persone nella propria vita.

Pensa davvero a cosa questo comporta. Prova a immaginare di trovarti nella posizione in cui sei costretta a scegliere tra continuare ad accettare una vita di abusi e dolore insopportabile, o una perdita oltre misura. La scelta che la vittima deve affrontare è davvero disperata. Rischiare di perdere tutto per riguadagnare la propria libertà.

Al contrario il narcisista non deve ricominciare da zero in termini di risorse. La sua unica preoccupazione è trovare una nuova fornitura narcisistica. Per questo motivo emergerà quasi subito una nuova relazione che sostituirà la precedente in pochissimo tempo, anche solo settimane dopo la fine della storia precedente. E questo nuovo amore sarà presentato come la sua vera anima gemella finché l’intero ciclo non ricomincerà da capo.

La ricerca di un senso sull’accaduto

Una conseguenza del danno psicologico causato dall’abuso narcisistico, è che la mente dell’abusato si trova a dover fare i conti con la realtà della propria esperienza (leggi perché l’abuso narcisistico è così difficile da ammettere a te stessa per approfondire).

La creazione di un senso, il bisogno umano di trovare un significato nell’esistenza e nelle esperienze vissute, diventa davvero urgente nel far fronte al trauma subito. Quando la relazione finisce, la sofferenza e la dissonanza cognitiva provate dall’abusato sono semplicemente indescrivibili e lo spingono alla necessità di trovare spiegazioni razionali.

Cercare di mettere in relazione punti di vista contraddittori, come l’amore per il narcisista e l’abuso subito, può per un certo periodo consumare tutto. L’abusato è assalito da un’urgenza maniacale di trovare causalità e logica nel comportamento dell’abusante per ristabilire l’equilibrio. Siccome non è possibile trovare alcun nesso logico nel comportamento del narcisista patologico, se non nel suo sistema di credenze, l’abusato può iniziare a guarire solo quando riconosce e accetta che non potrà mai trovare alcuna spiegazione razionale.

Fino al quel momento, la ricerca di dare un senso all’accaduto rimane frenetica. Tutte le vittime di abusi narcisistici passano attraverso questa fase. Al contrario, il narcisista patologico non prova alcuna spinta a ricercare un motivo dietro alla fine della relazione e ai problemi ingestibili che si erano creati. Semplicemente perché, nella sua mente, il narcisista conosce già la risposta a tutte le domande: lui è il migliore, è l’altro che sbaglia.

Mantenendo la convinzione di essere superiore agli altri, in particolare rispetto alla fonte di rifornimento narcisistico scartata, il narcisista non sente il bisogno di mantenere rapporti o chiudere emotivamente con il passato. A meno che quella persona non possa essere ancora fonte di rifornimento narcisistico. Proprio per questo spesso lo scarto nel ciclo dell’abuso narcisistico avviene attraverso il ghosting, una vera e propria sparizione improvvisa.

Una volta esaurito il rifornimento narcisistico, le persone diventano irrilevanti per il narcisista, il quale non sente la necessità di guarire dalle ferite che la fine di una relazione porta con sé.

Gli effetti dell’abuso narcisistico sulla salute

Gli effetti dell’abuso sulla salute della vittima sono innegabilmente gravi, infatti l’abuso narcisistico è violenza domestica a tutti gli effetti. I tipi di abuso subiti dalla vittima includono abuso fisico, mentale, emotivo, verbale, sessuale, finanziario, legale, ecc. Indipendentemente dalla natura dell’abuso, viene causato un danno psicologico.

La vittima di abuso narcisistico può mostrare sintomi di ipervigilanza, ansia, depressione, paranoia, insonnia, attacchi di panico, perfezionismo, perdita o aumento di peso, paura, rabbia, sfiducia, confusione, irrequietezza, isolamento sociale per citare i più frequenti. Non sono escluse conseguenze più gravi come ideazione suicidaria, disturbo post-traumatico da stress, disturbo d’ansia generalizzato, disturbo dell’adattamento, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi alimentari o disturbo depressivo maggiore.

Al contrario, nessuno di questi esiti devastanti e disabilitanti colpisce l’aggressore. Il narcisista potrebbe fingere qualcuno di questi sintomi, ma senza cercare un aiuto professionale. Non lasciarti ingannare, il narcisista è superiore a questi problemi e si è già buttato nella prossima relazione per soddisfare i suoi bisogni. Se vuoi sinceramente riconoscere chi è l’abusato e chi è l’abusante, questo è il contrasto più grande che puoi trovare.

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